CHARLES BAUDELAIRE

ultimo aggiornamento 10/02/03

 

Tu,che come un colpo di coltello
nel mio cuore gemente sei entrata;
tu che,forte come un armento
di demoni,venisti,folle e ornata,
del mio spirito umiliato
a fare il tuo letto e il tuo regno;

- infame,a cui sono attaccato
come il forzato alla catena,
come al gioco il giocatore accanito,
come l'ubriaco alla bottiglia,
come ai vermi la carogna infetta,
- Maledetta,che tu sia maledetta!
Ho pregato la spada rapida
di conquistare la mia libertà,
ho chiesto pure al veleno perfido
di soccorrere la mia viltà.

Ahimè! sia il veleno che la spada
m'hanno sdegnato e m'hanno detto:
<<Tu non sei degno di essere sottratto
alla tua maledetta schiavitù,
imbecille! Anche se fossimo capaci 
di liberarti dal suo dominio,
risusciterebbero i suoi baci 
il cadavere del tuo vampiro!>>

Charles Baudelaire


indietro

 

ritorna alla pagina delle poesie